Quel
velo d'acciaio
sulle
tombe allineate
sdoppia
i girasoli
nell'immneso
spazio
di
nucleare coincidenza.
Erano
tutti sazi dopo
che
s'ebbero mangiato Dio.
Signore,
Perchè
questo ?
E
perchè quello ?
Perchè
dunque ?
Perchè,perchè
?
Perchè
Dio
si
fosse messo
a
parlar con loro,
questo
essi non chiesero,
ed
Egli restò muto per giorni
davanti
ad essi.
La
fame strappa il sipario al mondo.
Era
il primo discorso
fra
l'Eterno e gli uomini.
Calate
questo grigio cielo
nelle
selve di semenze tossiche.
Gas,lacrime
senza bambini
da
riportare a casa.
La
storia fuma dal più basso
rischio
di fredda pazzia.
Heil,Cristo
prega più forte
che
Giuda non cena
due
volte sullo stesso pasto.
Era
notte,quasi resurrezione,
e
le grandi menti dormivano.
Un
piccolo fuggì dalla madre
e
corse finchè non giunse a Lui.
Una
carezza e uno sguardo
da
quel buco nella mano
dritto
negli occhi svelò la passione
di
millenni inginocchiati a pregare.
Il
popolo geme di libera iniziativa.
Troppo
mite per essere Dio.
E
l'erba non sazia.
Ecco
l'agnello i pani e i pesci
il
suo corpo sazierà le tribù del mondo
fino
all'ultimo giorno,gridò il più saggio
degli
storpi pronti per essere sgozzati.
Il
sangue gocciolava sulle pietre
e
la carne rimase carne immoltiplicata.
La
fine del mondo non può arrivare
se
hai ancora qualcosa da pensare.
Satira
e fumo
ecco
l'Uomo.
APRILE
1993
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