Sei
tu a decidere l'icona del mio sogno
mentre
mastichi liquirizia nera
in
fondo alle scale cercando
una
scusa per non salire.
Struscio
la mano sulla
parete
del corridoio,
qualcosa
cade mentre la neve
nel
cervello si condensa
e
vedo angeli verdastri con le lire
spasimare
le Gormiti lotte.
Poi
nel letto ti ritrovo,
dall'altra
parte confusa
sulla
natività che non fu mai compiuta.
Le
monache blu erano appena passate
che
il vecchio tossendo cominciò
a
ridere con il nevischio sulla testa che scivolava
sul
cappotto grigio a scacchi.
Vendo
figli,vendo figli,
guardate
donne,
vendo
figli,vendo figli,
gridava,mentre
il piccolo in piedi sulla cariola
faceva
le bolle d'aria con il sapone.
Con
la testa tra le mani mi ritrovo chiuso in bagno,
la
poesia sta anche per finire ma il vizio del naso
non
posso tacere,già pazzo,strapazzo mi fece.
E'
folle non di meno costui che cerca,
nella
notte,un vecchio con una cariola.
SETTEMBRE
1993
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