mercoledì 31 luglio 2013

PADRE PADRONE

E si sempre si,
un padrone non lo auguro nemmeno a Dio.
Io già stanco solo a vederlo in faccia,
meglio pensare alle tette della figlia
che ogni tanto si affaccia sul balcone
per fumare una sigaretta.
Fhuuuuu,
Nunzio scaccola tre mignotte
mentre salda uno scaldabagno
e io cancello il palazzo
lasciandola nel vuoto
col posacenere in mano
in stravaganza meccanica.
Tre lumache sul filo spinato si sciolgono al sole;
mi pettino nel fusto d'acqua
senza dare importanza ai particolari.
Sabato mattina,single al supermercato
a spendere un giorno di lavoro.
Pasta e caffè,
sugo e gelato,una birra
e un volto di donna da ricordare per la sera.
Era vecchio mio padre,
perchè non accarezzava più mia madre.
Le donne con i figli piangono in fretta.
Primo e ultimo gemito di pedate sui fianchi
questi padri che Santi.
L'ho ammazzato prima io,
ma che importa,
la morte qui non c'entra proprio niente.
Il canile lontano schiuma di rabbia,
la città a guardarla bene non è
che mi faccia poi impazzire,
e' vero Pa' ?
Il cimitero di notte è un album senza foto.
Si fa l'alba e anche loro iniziano a lavorare.
Buon Riposo.





APRILE 2001

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